L'ANALISI
28 Marzo 2015 - 18:47
PIACENZA – Applausi scroscianti al termine dell’esecuzione di ogni brano e due bis: il pubblico piacentino ha accolto con calore i giovani violoncellisti cremonesi che ieri sera, venerdì 27 marzo 2015, nella sede della Famiglia Piasenteina, in via San Giovanni, hanno tenuto il Concerto di Pasqua. ‘Musica vuol dire gioia’ è il titolo scelto dal maestro Fausto Solci, affiancato dal suo collega Federico Lugarini, per la bella prova dei suoi allievi. Il programma, vario e accattivante, ha abbracciato generi ed epoche. E’ stato studiato per incontrare il gusto di intenditori e profani e ha centrato l’obiettivo. La serata si è aperta sulle note di D. Ortiz e l’interpretazione di Doulce Memoires, seguito dall’inno dei Cherubini di Tchaikowskij e dal preludio suite di Bach. Spazio quindi a brani tratti dal repertorio cinematografico con Over the rainbow di H. Arlen e Moon river di H. Mancini. Solci ha voluto anche celebrare il telefilm più longevo della storia della tv, Doctor Who, proponendone la sigla, rimasta invariata da 50 anni a oggi. Grande ritmo con Por una cabeza di C. Gardel e tutta la suggestione del tango con il celeberrimo Libertango di Astor Piazzolla. In un crescendo di note ed emozioni, l’ensemble di Solci e Lugarini ha interpretato Axel Foley di Faltermeyer, Yesterday, l’immortale canzone dei Beatles, il travolgente Coro dei pompieri dal film ‘Altrimenti ci arrabbiamo’ e, infine, Viva la vida dei Coldplay.
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