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Convince la proposta del coro di don Graziano Ghisolfi e di Alfonso Alpi

Cremona. ‘Pietà dell’angelo’ in Duomo

Concerto di Natale realizzato con il sostegno della Fondazione Arvedi-Buschini

Gigi Romani

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lromani@laprovinciadicremona.it

23 Dicembre 2014 - 15:15

Il Coro della Cattedrale

Una sorta di sacra rappresentazione quella andata in scena in duomo domenica 21 dicembre, quale tradizione concerto di Natale realizzato con il sostegno della Fondazione Arvedi-Buschini.

Il Coro della Cattedrale, diretto da don Graziano Ghisolfi, ha infatti dato forma a un progetto spiritual-teatrale dell’attore cremonese Alfonso Alpi, che ha scandito l’esecuzione di brani corali di Bartolucci, Pärt, Charpentier, Fauré, Rheinberger da parte del gruppo vocale, oltre che di musiche composte ed eseguite dall’organista Fausto Caporali. ‘La pietà dell’Angelo’, è questo il titolo del concerto che ha tratto ispirazione da un ragionamento sul più grande peccato commesso dall'uomo: l’uccisione di Abele da parte di suo fratello Caino. Il tema ha assunto uno sviluppo drammaturgico attraverso le figure simbolo che hanno vissuto questo momento fondamentale, documentato dal libro della Genesi. In quest’ottica Caino e Abele e i loro genitori, Adamo ed Eva, hanno preso corpo per raccontare agli spettatori che cosa è avvenuto e che cosa avviene quotidianamente nel cuore dell’uomo. In bocca a questi personaggi – che si sono alternati sulla scena – frasi comuni e al contempo drammatiche, alle volte anche ripetute, come se guardassero la stessa scena, ma attraverso occhi e sensibilità diverse. Ecco apparire quindi le diversità affettive di un padre e di una madre; il modo semplice d’affrontare la vita da parte di un fratello e all’opposto quello distorto dalla passione dell’altro.

A introdurre e intervallare il racconto una quinta figura: un angelo decaduto, governato dalla pietà per l’uomo, che lo porta ad avere una propria passione per le creature che gli sono affidate.

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