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Il 28 novembre al Teatro Ponchielli

'Traviata', con la corale Vertova e l’orchestra dei Colli Morenici a favore di Cremona for Kenya

Gigi Romani

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lromani@laprovinciadicremona.it

29 Novembre 2014 - 12:19

La corale Vertova

CREMONA — L’opera più amata, popolare e rappresentata di Verdi. Quella per cui, a detta dello stesso autore, «ci vorebbero tre soprano», tali e tante sono le difficoltà che incontra la protagonista, impegnata vocalmente dal registro lirico a quello belcantistico, per non dire delle insidie recitative e interpretative. L’opera che scandalizzò i contemporanei, perché metteva in scena una cortigiana, anziché una principessa o una regina, come avveniva nel melodramma romantico. Le melodie più belle della Traviata sono risuonate nella serata di venerdì 28 novembre al Ponchielli nell’ambito di una manifestazione che ha miscelato musica e solidarietà, grazie all’associazione Cremona for Kenya presieduta da Licio D’Avossa. Le finalità dell’iniziativa sono state sintetizzate nella presentazione da Vittoriano Zanolli, direttore del quotidiano La Provincia, oltre che da D’Avossa, che ha dedicato la serata al fratello Tullio, «che mi ha insegnato ad amare l’Africa e gli africani». La serata è servita essenzialmente a presentare il progetto di una scuola professionale a Mambrui, in avanzato stato di realizzazione e per il cui completamento mancano 20mila euro, per i quali si spera nella generosità dei cremonesi, come ha detto la vice ambasciatrice del Kenya a Roma, Margareth Mwthiga, intervenuta al concerto. In tal modo il ciclo formativo delle scuole a Mambrui sarà completo: dalla materna fino alle superiori e al professionale. Sono infine intervenuti il sindaco Gianluca Galiberti e una ragazza africana, studente dell’Einaudi, che ha letto una fiaba scritta da un’ambientalista keniota. Ti racconto una storia d’amore. La Traviata, è questo l’originale spettacolo che ha visto i brani salienti dell’opera eseguiti da Coro Ponchielli-Vertova e orchestra dei Colli Morenici con la direzione di Patrizia Bernelich e l’intervento dei solisti Renata Campanella (Violetta), Marco Ciaponi (Alfredo), Michele Govi (Giorgio Germont), Eleonora Alberici (Flora), Diego Bellini (marchese d’Obigny), mentre l’attore e regista Alberto Branca, che con Evelino Abeni ha ideato la drammaturgia dello spettacolo, ha inframezzato gli inserti musicali con la lettura di passi tratti da La signora delle camelie di Dumas, fonte letteraria del melodramma verdiano. In scaletta le pagine più popolari, dal Preludio del primo atto al Brindisi, dalla grande arie di Violetta «E’ strano...» a quella di Alfredo «De’ miei bollenti spiriti», dalla romanza di Germont «Di Provenza» al Coro di Zingarelle e Mattadori, dal duetto «Parigi, o cara» al tragico finale, con Violetta morta tra le braccia del narratore. Passata l’emozione, il pubblico si è sciolto negli applausi. (ro.c.)

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