L'ANALISI
13 Giugno 2017 - 08:52
CREMONA - «Io non ho mai sfiorato mia moglie. Negli ultimi mesi di litigi ce ne sono stati, è vero, ma perché lei è diventata una musulmana radicalizzata. Si è messa il velo, mi ha costretto a tenere la barba, va su siti Internet pericolosi. Sono preoccupato per i miei figli e vorrei sapere perché da oltre due settimane me li hanno tolti». A sollevare il caso è un senegalese di 40 anni, da venti in Italia, un lavoro in un’azienda del Cremonese, la fedina penale immacolata.
«Una persona per bene, ben integrata, ben voluta sul luogo di lavoro, che sta vivendo una situazione allucinante, non di uno Stato di diritto, perché i tuoi diritti inviolabili vengono invece violati senza che tu possa dire una parola», sbotta Paolo Carletti. E’ l’avvocato, al quale si è rivolto il papà senegalese che due settimane fa si è visto togliere i tre figli dalla sera alla mattina. «Lui è una persona normalissima. Mi ha raccontato che la moglie ha cominciato a radicalizzarsi, ad andare su Internet, che ha vietato ai figli di ascoltare la musica se non quella che decide lei. Mi ha raccontato che anche lui non poteva più ascoltare la radio né vedere più la televisione. La moglie gli ha dato dell’omosessuale e mi ha raccontato che negli ultimi mesi addirittura non dormivano più insieme, perché lei ha deciso così, in quanto non lo considerava sufficientemente islamico».
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