CALCIO
05 Gennaio 2016 - 08:28
Alessandra Abidin con il gatto Ernesto
CREMONA - Lo scorso ottobre, un tumore si è portato via Ernesto, un gatto ‘cremonese’ di due anni e mezzo. In suo ricordo, ad Aleppo poche settimane fa è stato aperto un rifugio per gatti — il primo in tutta la Siria — che porta il suo nome: 'Casa per gatti Ernesto'. Il merito va alla sua padrona Alessandra Abidin, nata in Libano, 31 anni, da 12 residente a Cremona (da due anni ha la cittadinanza italiana), la passione per il violino e a breve la laurea in Scienze Politiche.
Grazie ad Ernesto, la storia di Alessandra si è incrociata con quella di Mohammad Alaa Aljaleel, che da più di tre anni in Siria salva centinaia e centinaia di gatti lasciati alle spalle da persone in fuga o semplicemente abbandonati nel caos della guerra. Mohammad ha cominciato per caso. Lo chiamano ‘il gattaro di Aleppo’. Lui fa l’infermiere, guida le ambulanze e nelle corse verso gli ospedali incontra palazzi sventrati, distruzione e anche gatti affamati che vivono tra le macerie.
Alessandra su Facebook si è imbattuta in un articolo che parlava di Mohammad. Essendo di madre lingua araba, è riuscita a contattarlo. Ad Alessandra è venuta un’idea: ha aperto su Facebook il gruppo ‘Il Gattaro di Aleppo’. Ed è stato un successo. Attraverso il gruppo, si raccolgono le donazioni che hanno permesso a Mohammad di aprire il primo rifugio per gatti in Siria.
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