CALCIO
06 Gennaio 2015 - 11:29
CREMONA - Ha 56 anni ed è invalido al 67 per cento. Ha lavorato per 39 anni, con i contributi sempre pagati. Gli mancano tre anni per andare in pensione. Ma non ha un lavoro, l’invalidità limita giocoforza eventuali prospettive occupazionali (che peraltro non ci sono), così si vede costretto, ogni giorno, a chiedere l’elemosina. Inutile, per ora, la richiesta di aiuto fatta al Comune. Non ha portato a nulla. «Contatti, parole, incontri: alla fine niente di concreto», spiega l’uomo. Così, per tirare avanti, il 56enne presidia gli ingressi dei supermercati e chiede aiuto a chi passa da lì. Il 2015 inizia con un altro caso che lascia senza parole. Una vicenda umana paradigmatica della ‘caduta’ che anche a Cremona vive chi un tempo si reputava al riparo dagli scherzi del destino. Una storia che colpisce al cuore la sensibilità di tanti cremonesi, a cominciare da coloro che per decenni hanno visto quest’uomo lavorare, avere un ruolo attivo nella società.
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