mi permetto di intervenire sul tema «autovelox di via Persico» pur non direttamente e viabilmente coinvolto nella situazione di disagio esposta, in termini ineccepibilmente realistici, dai cittadini che devono soccombere alle decisioni degli uffici pubblici comunali che, a loro volta, devono perseguire e soddisfare (tengono famiglia!) la realizzazione di decisioni (troppo) spesso narcisistiche di assessori, giunta e sindaco. Leggere le solite e obsolete dichiarazioni «la richiesta rimozione complicata da norme e contratto biennale», «non è stata una decisione nostra e sicuramente c’è stata una carenza di comunicazione ed informazione», conferma quanto suddetto. O no? Nonvi è dubbio che se una strada presenta problematiche di controllo della velocità in prossimità di situazioni urbanistiche di reali e prioritarie ragioni di sicurezza sia giusto intervenire con «soluzioni» a salvaguardia dei residenti e degli stessi utilizzatori di quella strada. Scimmiottando l’andreottiana «a pensar male spesso si indovina», mi vien da dire che l’intervento viabilistico dettato da una definizione di «generica pericolosità » si sia trasformato in un intervento «drasticamente costoso e punitivo» per i cittadini, dalle cui tasche devono uscire i soldoni per soddisfare il «contratto biennale ». Contratto: fatto da chi e con chi?. Con quali condizioni di fornitura, di realizzazione, di definizione del punto di posizionamento? Per quale importo?. Con quali forme di pagamento? Questo devono chiedere i «contras» dell’autovelox. Eppure, appena al di là del ponte, esiste il vincolo di 50 km/ora con controllo semaforico della velocità: se lo si supera scatta il rosso... ci si ferma... e, senza sanzioni, si riparte col verde. Questa è la vera e giusta prevenzione che poteva essere applicata in via Persico: tu corri e io ti fermo; risultato... sicurezza ottenuta! (...) Arnaldo Maggi (Cremona) ......................................................................................... Condivido in toto il suo ottimo e saggio editoriale intitolato ‘Autovelox coraggio sindaco agisca’. Non è tollerabile utilizzare trappole tecnologiche per fare cassa sulla pelle degli automobilisti, in una strada provinciale distante dal centro abitato non è giustificabile posizionare un autovelox tarato a 50 Km/h. Ritengo che il sindaco Galimberti e soprattutto il prefetto debbano necessariamente disporre una diversa taratura aumentando il limite di velocità dai 50 ai 70 Km/h, oppure spostarlo nei pressi del centro abitato. (...) Il codice della strada lo permette quando affronta il tema dei limiti nel centro abitato: 50 km/h, nei centri abitati, con possibile elevazione del limite fino a 70 km/h, qualora la strada lo permetta e con apposito segnale. Pertanto il limite di 50km/h sulla via persico SP 83 è in netto contrasto con il codice della strada, per cui auspico visto che trattasi di migliaia di multe, che coloro che sono stati multati si affidino ad un buon avvocato per richiedere l’annullamento delle multe. Elia Sciacca (Cremona)
C’è poco da aggiungere. Condivido le ragionevoli osservazioni espresse in queste due lettere e ho ampiamente esplicitato il mio pensiero nell’editoriale di ieri. Ora la palla passa al Comune