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Incivili e maleducati sempre più attivi, altro che 'Grande bellezza' italiana

Betty Faustinelli

Email:

bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

07 Marzo 2014 - 09:48

Incivili e maleducati sempre più attivi, altro che 'Grande bellezza' italiana
Gentilmente lei ha riportato sul giornale alcune mie lettere in cui, quasi in tutte, facevo osservazioni su situazioni ambientali di sporcizia e di degrado dei nostri ambienti urbani e no. Come spesso anche il suo giornale evidenzia, ma si tratta di un dato di carattere pressoché nazionale (forse fa eccezione il Trentino Alto Adige), si stanno diffondendo un’inciviltà e una maleducazione sempre più allarmanti. Sull’argomento il Corriere del 5 dicembre 2013, in prima pagina, ha pubblicato un articolo di Susanna Tamaro. A titolo di esempio le allego un paio di foto fatte nei pressi della stazione di Pizzighettone in un punto di consistente passaggio, anche turistico. Vedere quello che ovunque si vede mi fa profondamente soffrire.
Forse qualche volta percorre la statale Codognese e avrà quindi notato come i bordi di quella strada e persino i campi adiacenti siano consegnati alla più totale incuria. Nel giorno del profluvio di retorica su ‘La grande bellezza’ italiana mi appare chiaro come l’indifferenza e, peggio, l’avversione per l’ordine dell’ambiente, e non parlo qui di quello che fanno le grandi organizzazioni criminali, sia un ulteriore segno della crisi sociale che stiamo vivendo.
Vengo al punto. Siccome come singolo mi sento totalmente impotente, mi piace auspicare che il suo giornale si faccia promotore di un’ importante campagna di sensibilizzazione presso singoli e istituzioni varie per spronare ad una presa di coscienza del problema e ad una reazione ad esso. È l’indifferenza di troppi (ripeto istituzioni e singoli) il vero punto dolente. Riguardo a questo e, ovviamente, ad altre questioni al momento più urgenti. Ma sono convinto che dallo stato di crisi se ne uscirà solamente se si riuscirà a far crescere il senso civico di tutti e quindi vincendo quello stato di ineluttibilità e di rassegnazione di cui, quotidianamente, vediamo tanti segnali un po’ ovunque.
Francesco Perinetto
(Cremona)
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