Porto a conoscenza dei suoi lettori questo piccolo disservizio delle poste italiane. In data 21 dicembre ho spedito in contrassegno un pacco posta celere. Le poste garantiscono il rimborso del contrassegno entro 30 giorni. Bene, il postino mi recapita l’assegno postale in data 15 gennaio con il mio nome di battesimo errato, quindi viene rispedito al mittente in quanto non è possibile incassarlo. In data 17 gennaio invio reclamo cartaceo, e sorpresa solo al 7 febbraio viene presa in carico per accertare l’errore loro e da questo momento devono passare altri 45 giorni per riemettere un altro assegno. Per errori di altri io avrò quanto dovuto esattamente dopo 3 mesi il mio e le Poste si tengono i miei soldi per un errore che non mi compete. Pensate a quanti di questi episodi in tutta Italia e quante somme di denaro ferme per la loro burocrazia. Alla fine chi ci rimette è sempre il cittadino. Il servizio di contrassegno è costato 16,90 che ho pagato anticipatamente.
Grazie per la sua ospitalità perché se questa rubrica non esistesse non avremmo nessuna voce per fare arrivare il nostro dissenso.
