Non è mia abitudine alimentare polemiche, ma non posso evitare di rivolgere alcune domande al signor Mauro Fanti in merito alle sue aspre critiche al cosiddetto ‘documento sulla cultura’ del Pd cremonese. In quanto componente della direzione cittadina del Pd e pure del gruppo che si occupa di cultura coordinato da Luca Burgazzi, vorrei chiedere al signor Fanti come mai, pur essendo lui membro di diritto della direzione cittadina del Pd, da tempo non partecipi più agli incontri. Ma soprattutto vorrei chiedergli perché non è intervenuto personalmente alla direzione di venerdi 17 gennaio u.s.. Infatti le bozze (sottolineo le bozze) dei documenti di alcuni gruppi di lavoro del Pd erano state inviate (come testi ancora in fieri e, quindi, da non divulgare prima che fossero sottoposti a revisione) a tutti i componenti della direzione perché potessero essere lette e, successivamente, discusse in direzione. Se il signor Fanti avesse partecipato alla direzione suddetta, avrebbe potuto criticare, modificare, correggere direttamente la bozza in questione (sicuramente da rivedere e completare) insieme agli altri componenti della direzione. Mi dispiace che abbia invece preferito trattarne direttamente e prematuramente sulla stampa. Mariasilvia Mussi (Cremona)
Come raccontiamo a pagina 15, il documento sulla cultura non vede contrario il solo Fanti. Altri membri del partito si esprimono in tal senso e anche il segretario provinciale si è detto assai perplesso.
