Due settimane fa all’Angelus, Papa Francesco in occasione della fine del ramadan, ha pronunciato queste parole: «I musulmani sono nostri fratelli e con loro i cristiani devono coltivare il reciproco rispetto». Come risposta alle parole distensive del Santo Padre, in Egitto (La Provincia del 17/08/2013) i fratelli musulmani hanno razziato, dato alle fiamme se non addirittura raso al suolo una quarantina di chiese copto-cattoliche e greco-ortodosse, costringendo il Papa copto Tawadros 2 ̊ a rifugiarsi in gran segreto in un monastero per paura di essere assassinato. Padre Rafic Greiche, portavoce della chiesa cattolica in Egitto, afferma che la situazione è gravissima e che siamo tutt’ora sotto l’attacco dei fratelli musulmani. E’ giunto il momento di smetterla di mostrare sempre l’altra guancia, sono anni che i musulmani nel mondo, massacrano preti e missionari, stuprano suore e distruggono chiese. Questo buonismo deve finire al più presto prima che sia troppo tardi, non bisogna essere dei grandi geni per capire che le due religioni sono incompatibili tra di loro. I fatti sopracitati ne sono la conferma. Andrea Zecchini (Camisano)
