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Quel prof volontario in estate è di religione, dunque è privilegiato

Gigi Romani

Email:

lromani@laprovinciadicremona.it

30 Luglio 2013 - 13:32

Prendo spunto dall’articolo apparso il 26/07/2003, «Pagato per non lavorare. Il prof volontario in estate». Il prof di religione Francesco Perinetto dice: «essendo un insegnante non di ruolo da fine giugno ero libero dagli impegni scolastici e dato che sono comunque retribuito dallo Stato mi sono reso disponibile su tutti i fronti». Voglio informare il prof che lui è un privilegiato poiché come insegnante di religione (e ciò è garantito solo a loro) viene sempre retribuito dall’1/09 al 31/08 dell’anno successivo. Non solo ma esclusivamente per gli insegnanti di religione è previsto l’adeguamento biennale delle retribuzioni riconoscendo quindi la professionalità acquisita e mantenendo i loro stipendi adeguati rispetto agli anni di lavoro svolti. Il prof deve sapere che per tutti gli altri insegnanti non è così: almeno il 90% dei contratti ha temine il 30/06. Tutte le altre discipline sono coinvolte negli esami di Stato (e per questo viene fatto un contrato fino al termine degli esami quindi di 4 o 5 giorni) e che lo stipendio rimane sempre legato all’anno zero di servizio anche per insegnanti che, come nel mio caso, insegnano da 24 anni. L’opera del prof è encomiabile, sicuramente pochi o nessuno offrono tale disponibilità, però la quasi totalità di precari nei mesi estivi è senza stipendio. Poiché i nostri alunni non sono semplici pratiche burocratiche molti di noi restano a loro disposizione per correggere i compiti estivi inviati attraverso la posta elettronica. Vede prof, stipendio o non stipendio è difficile ‘metter giù la penna’ e andare in vacanza per tre mesi (oltretutto senza stipendio).
Patrizia Cattani
(patrizia.cattani@istruzione.it)
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