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Gay Pride: Boldrini e Idem vadano a titolo personale

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10 Giugno 2013 - 15:16

gay pride
Il 14 giugno a Palermo si svolgerà la manifestazione dell’orgoglio gay, al quale hanno aderito il presidente della camera Boldrini e il ministro delle pari opportunità Idem. Spero solo che la loro sia una partecipazione a livello puramente individuale. E non come rappresentanti del governo. E’ giusto riconoscere i diritti di tutti, perché tutti siamo figli di uno stesso Dio, ma che si arrivi a voler equiparare un matrimonio tra un uomo e una donna, ad un matrimonio tra due persone dello stesso sesso lo trovo un attentato all’istituto della famiglia. Mi pare di dover ribadire il valore della persona umana dicendo che se due persone vogliono stare insieme possa essere riconosciuta la loro volontà di farlo, e si riconoscano a loro i diritti di ogni uomo o di ogni donna, ma non si può certo equiparare la loro unione ad una famiglia. La famiglia, soggetto titolare di diritti inviolabili, trova la sua legittimazione nel disegno di Dio, e nella natura umana e non nel riconoscimento dello Stato. Essa non è quindi per la società e per lo stato, bensì la società e lo stato per la famiglia.

Il voler chiamare matrimonio qualsiasi unione tra due persone dello stesso sesso è un attentato alla famiglia. Se questi attacchi arrivano dall’estrema sinistra, bisogna constatare che si aggiungono quelli della destra con le proposte di legge del ministro Galan, che vuole il matrimonio dei gay e il suicidio assistito. Già abbiamo introdotto divorzio e aborto come diritti, adesso dobbiamo aspettarci anche il resto senza opporci? Auspico la presenza di un qualche ministro alla manifestazione pro diritto alla vita organizzata dalla Unitalsi in occasione del venticinquesimo anniversario della enciclica Humanae Vitae, di Paolo VI in Roma il giorno domenica 15 giugno. Rocco Rossetti (presidente del Pa.C.E., Partito Cristiano Europeo)
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