Disagi dei pendolari. Le scuse non ci bastano più

Signor direttore,
aggiungo, a quanto giustamente ricostruito dal signor Guarneri, che prima di ‘traslocare’ dal materiale del 2663 al 2665 (ex 19.15 e 20.20) abbiamo fatto chiamare dal personale viaggiante e dal macchinista la sala operativa per chiedere quale sarebbe stato il primo treno che sarebbe stato fatto partire e la centrale, in entrambe le occasioni, ha confermato che il 2665 sarebbe stato il primo a muovere, a cui è seguito l’annuncio in stazione. Il fatto che il primo materiale del 2663 sia stato soppresso per guasto, alle ore 19.30, non giustifica tutto quanto successo dopo, in quanto, questo si in fretta, è stato disposto che un materiale proveniente da Verona, sostituisse quello guasto. Dalle 19.40 alle 20.30 è mera mal gestione. Sarebbe stato sufficiente dare il segnale di partenza al personale che tutto era pronto. Ed a questo punto, anche le sole scuse per iscritto (visto che ad ogni incontro viene ribadito dallo stesso dirigente di Trenord e dai responsabili di Regione Lombardia, che la situazione su questa linea non va assolutamente bene), penso non siano non più sufficienti. Serve qualcosa di veramente efficace per risolvere questa situazione di gestione delle «eccezionalità», che ormai diventano quotidianità.
Matteo Casoni
(Comitato pendolari in orario linea Milano-Cremona-Mantova)

Signor direttore,
vorrei fare una considerazione sul problema dei pendolari. Sono circa 10 anni, prima la Regione poi Trenord che prendono in giro i pendolari con promesse mai mantenute anzi le cose sono peggiorate. Sarebbe meglio che la politica si dia una mossa (senza aspettare altri 10 anni), e che i signori Casoni e Bertolini smettessero di litigare e si dimettessero lasciando spazio a persone più autorevoli.
Un ex Fs
(Cremona)