‘La Provincia’ ha riportato qualche giorno fa il saggio monito del parroco di Soresina in merito all’accattonaggio. Il problema, qui in città, è di tutta evidenza. Vi sono mendicanti giovani e anziani, italiani e non, a piedi e in bicicletta. Stazionano davanti alle chiese (ed entrano anche in duomo importunando...), ai supermercati, ai semafori, al mercato, talvolta al cimitero. Alcuni/e impietosiscono con bambini in carrozzella, o con animali accanto. Bisogni veri o simulazioni a vantaggio dei racket? Il problema può anche diventare di coscienza per chi sia ben disposto ad aiutare il prossimo, ma non ad ingrossare le fila dello sfruttamento se non della delinquenza. E’ impossibile, a Cremona, magari da parte del Comune, un censimento di questi abitudinari della questua per poter distinguere chi è davvero in stato di indigenza (indirizzandolo a istituzioni e strutture sicure) da chi approfitta dei buoni sentimenti altrui o, più prosaicamente, della voglia di liberarsi di un seccatore? Lettera firmata (Cremona) Le sue sono considerazioni del tutto condivisibili. E’ necessario un intervento e, dunque, giro la sua idea all’amministrazione comunale.