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Ragazzi insensibili verso certi valori

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27 Aprile 2014 - 12:15

Ragazzi insensibili verso certi valori
Vorrei parlare di un piccolo problema che, a Pieve Terzagni, ha toccato ultimamente, in occasione del 25 aprile, un punto che mi sta particolarmente a cuore e cioè la sensibilità e la mancanza di rispetto, dei nostri ragazzi verso certi valori. In previsione della ricorrenza, oltre al cantoniere comunale c’è sempre chi pensa alla pulizia dello spazio riservato al monumento dei Caduti, oppure mette un fiore o accendere un cero. Anche questa volta una signora aveva provveduto a mettere dei fiori e l’imbecille di turno ha provveduto invece a romperli e buttarli in terra. Tutto è legato ai lasciti di un problema che si trascina da tempo, forse da secoli, il gioco al pallone davanti alla chiesa. C’è chi da tempo, chiede che venga proibito, anche perché oggi c’è uno spazio apposito presso l’Associazione ‘Il mosa ico’ appositamente a disposizione dei ragazzi per giocare al pallone. Come sempre c’è chi sostiene invece che è assurdo vietarlo, in quanto in piazza hanno giocato tutti e non è mai successo nulla. Io aggiungo che avranno sempre giocato tutti, però c’era più rispetto verso la cosa pubblica, verso la chiesa e verso le persone adulte e chi andava a casa a dire ai genitori che l’ave - vano sgridato perché aveva combinato dei guai era facile le prendesse anche. Oggi non è più possibile, di fronte a comportamenti scorretti dei ragazzi, rottura di vetri, o della cassetta della posta, oppure il pallone che va sul tetto dell’oratorio e vanno loro a prenderselo, correndo i relativi rischi, richiamarli non è più possibile, non solo, si vendicano anche e, nel caso specifico, rompendo i fiori al monumento dei Caduti. Senza rendersi conto che non hanno offeso solo una persona, ma anche quelle persone che hanno sacrificato la vita anche per loro. Giampietro Masseroni (Pescarolo)

Ovviamente, non entro nel merito della questione del gioco del pallone davanti alla chiesa di Pieve Terzagni. Mi interessa solo sottolineare che stiamo registrando (e non solo da parte dei più giovani) una crescente mancanza di rispetto per il bene collettivo e per gli altri di fronte alla quale è indifferibile una riflessione molto seria nelle famiglie, nelle scuole e nelle istituzioni.
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