Tremilacinquecento delle vecchie lire per un’ora e qualcosa di parcheggio cittadino. Quindicimila delle vecchie lire, mezza giornata a spasso per Cremona città. E poi vogliono implementare il turismo ‘per caso’! Ma chi se lo sarebbe immaginato, solo qualche anno fa, al cambio lira/ euro? Giovedì sono in città; all’atto del pedaggio ho provato una specie di vertigine, una vertigine interiore. Così, prossimo al quotidiano salasso, mi sono ripromesso di raggiungere la città in bici (da Cava sono circa 7 chilometri, pista ciclabile permettendo, chissà quando). Dovrò mettere in conto la ‘brillante ’ qualità dell’aria cittadina, soprattutto a pieni polmoni incrocerò le solite pallide facce di tutti i giorni, ormai intossicate dalle spavalde emissioni di Co2, per di più facce pallidissime con bocche bardate fino allo sfinimento da insostituibili mascherina antismog, esauste e ansimanti. Giorgino Carnevali (Cremona)
Il caro parcheggi incide in modo significativo sulle tasche dei cittadini e non aiuta il commercio. Approfitto di questa lettera per rilanciare l’idea di introdurre anche a Cremona la tesserina prepagata che consente di scalare solo il corrispettivo del tempo effettivo di sosta. A Crema c’è da tempo, perché nel capoluogo non viene presa in considerazione?
