Vorrei comunicare a lei e a i suoi lettori come Linea Più con l’emissione dell’ultima fattura relativa al pagamento del gas metano abbia veramente toccato il fondo. Fattura recapitata, senza timbro e senza data, il giorno 16-01-2014 al domicilio con scadenza 13-01-2013. Controllo in banca, vista la domiciliazione dell’utenza, e verificato l’avvenuto pagamento. E questo in spregio alle più elementari norme in merito di trasparenza e correttezza che prevedono il recapito della fattura in tempo utile non solo per consentire al consumatore di valutare i termini di pagamento ma soprattutto di verificare la correttezza della bolletta stessa. Tutto questo è, per l’azienda in oggetto, un optional che, purtroppo, si verifica con una cadenza quasi ciclica. Ma come è possibile che un’azienda riscuota da un comune cittadino una somma prima che lo stesso ne sia stato messo a conoscenza? E, per sottolineare in ultima analisi la correttezza di Linea Più, vorrei anche farle presente che la penultima fattura relativa a consumi che andavano dal 28-04-13 al 30-09-13, è stata emessa in data 16-10-13 facendo pagare al cittadino l’aumento di un punto dell’Iva. Il beneficio a chi è andato? Ma come ci si può difendere da tanta prepotenza? Donatella Ghinelli (Pizzighettone)
Siamo di fronte a un disservizio che la società deve correggere. Ovviamente la fattura deve essere emessa (con tanto di data e timbro) e recapitata prima della scadenza.
