Ho letto la lettera del signor Panvini pubblicata martedì 3 novembre, e il suo commento. Mi soffermo sul punto «gli ogm rendono superfluo l’impiego della chimica in agricoltura». Ahimè purtroppo si sta scoprendo che non è esattamente così. Sono ormai noti gli studi che documentano i problemi, non preventivati, dell’utilizzo delle tecnologie ogm nelle colture agricole di buona parte del mondo. Un studio cino- americano, guidatoda WengWai della Fudan University di Shangai e che ha visto la collaborazione anche della Ohio State University, ha individuato il meccanismo attraverso il quale uno dei geni ogm più comunemente utilizzati per conferire resistenza all’erbicida glifosate si può trasferire alle erbacce infestanti. Il gene esaminato è l’Epsps che conferisce la resistenza al glifosate e che è il perno di tutte le colture Roundap Ready. Le prime piante geneticamente modificate (GM) di soia sono state elogiate dall’industria dell’in - gegneria genetica per essere una soluzioneperi sempremaggioriproblemiriscontrati in agricoltura. Queste piante dovevano essere resistenti agli erbicidi portando, in teoria, alla fine della presenza erbe infestanti nei campi. Inoltre era stato promesso agli agricoltori un abbattimento dei prezzi ed un minor uso degli erbicidi necessari ad estirpare le erbe infestanti. Invece, uno dei rischi paventati da anni riguardo le piante GM, ora sta diventando una realtà, ovvero le erbe infestanti stanno diventando resistenti agli erbicidi quanto le piante GM. La conseguenza di ciò è che devono essere utilizzati più erbicidi in associazione. Troppo spesso ci dimentichiamo che la natura in milioni di anni è sempre stata in grado di adeguarsi ai cambiamenti, cosa che si sta verificando ora con le resistenze create per esempio nell’amaranto, erba infestante che sta distruggendo le colture di soia ogm negli Usa. Preciso che personalmente non sono contraria alle nuove tecnologie applicate ai sistemi produttivi, se solo non venissero utilizzate per l’a rr icchimento di pochi a scapito dei danni causati all’intero nostro sistema. Fiorenza Brognoli (Cremona)
Anch’io sono favorevole all’impiego delle nuove tecnologie che credo possano contribuire a sfamare una popolazione mondiale in costante crescita. Confido nei progressi della ricerca che saprà dotarci di Ogm sempre più sicuri sotto ogni profilo. E poi, come ha insegnato Galileo, sono convinto che la ricerca non vada mai fermata. E non solo per quanto riguarda gli Ogm.