Le gigantografie esposte in vari punti del centro cittadino stanno riscuotendo vivo interesse nella cittadinanza per il fascino che sanno emanare le vedute di Cremona com’era. Purtroppo l’armonia architettonica ottocentesca che rappresentano è andata quasi completamente perduta. I pochi siti integri ancora rimasti, a volte nascosti, evocano l’antico splendore della città e il suo passato storico nonché ricordi ormai sopiti. Questi luoghi andrebbero tutelati con la massima cura che non sempre il Comune sa o vuole adottare. Il complesso ambientale di via Beltrami, ad esempio, con piazza della Pace da un lato e il maestoso palazzo Mina-Bolzesi dall’altro, compone un quadro di rara bellezza ma la costante presenza di ferraglia policroma (auto in sosta) in questa strada provoca un persistente degrado che ne altera l’armonia. Salvaguardare, non solo in fotografia, l’integrità di questi luoghi, che sono la storia della comunità, dall’invadenza di una cieca modernizzazione, è indice di civiltà prima ancora che di ricchezza e di rispetto verso le future generazioni. Nanni Papadia (Cremona)