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E’ vero che la strada è di tutti Ma rispettando le regole

Betty Faustinelli

Email:

bfaustinelli@laprovinciadicremona.it

26 Luglio 2013 - 10:25

E’ vero che la strada è di tutti Ma rispettando le regole
Stanno passando, nell’assoluta indifferenza, protervia, concetti barbarici. Esempio: ‘La strada è di tutti’. Cosa vorrà dire, non si sa. Concetto semplicistico e pure contorto. La strada è di tutti con regole! Il posto per disabili è dei disabili non di chiunque si arroghi il ‘privilegio’ di essere tale, perché fa comodo parcheggiare dove viene meglio. Perché, forse, essere consapevoli dei diritti presuppone conoscere i doveri dettati anche dalla legge! Propongo altri esempi, piccole situazioni quotidiane ma certamente esemplari per la determinazione del nostro livello di civiltà e di cittadinanza.
Ogni anno paghiamo una tassa per un cartello di divieto di sosta. Perché sia nella zona dove è posto il divieto sia sul lato opposto, si parcheggia con spavalderia e chi si trova a transitare o non ce la fa o fa fatica e deve strombazzare o attendere i comodi altrui? Ma perché il Comune ci ha dotati, quasi soffocandoci, di parcheggi in sovrannumero?
Per restare vuoti perché due passi a piedi fan male alle salute? Perché si spendono soldi pubblici per cartelli di divieto d’accesso e gli abitanti appresso il divieto, entrano in senso contrario? Sicuramente è comodo per le prime abitazione della via entrare contromano invece di fare la circumnavigazione della stretta Via Arno, ma sarà normale? Comodo non significa avere il diritto di fare ciò che si vuole perché la strada è di tutti e faccio come mi viene meglio e ‘chissenefrega’, tanto il vigile non c’è e non pago la multa. Ma ci sarà bisogno della multa per capire? (...)
Fioretta Menta
(Sesto Cremonese)
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