Ho partecipato alle prime tre visite guidate della città organizzate dall’associazione CrArT per il periodo estivo, piacevolmente sorpresa per il nutrito gruppo di persone che ha seguito queste serate condotte con passione e competenza da Tommaso Giorgi e Anna Adami. Decisamente meno piacevole il contorno: lungo gli interessanti e originali percorsi che ci hanno permesso di scoprire quello che per abitudine non riusciamo a vedere ed è ogni giorno sotto i nostri occhi, abbiamo visto anche una città sporca e trascurata, dai muri imbrattati da scritte di vario genere e angoli eletti a pisciatoi, forse non solo per cani. Non bastasse ciò, sabato 6 luglio il rally in zona pedonale oltre ad aver messo a dura prova, a causa del rumore, le corde vocali della guida e degli attori di Spazio Mythos che animavano la serata e reso a tratti difficoltosa la comprensione di quanto veniva illustrato, ci ha anche impedito fisicamente di terminare la visita a fianco del Battistero, conclusione funzionale al percorso della serata e non scelta casuale. Mi chiedo come sia possibile che, in nome del marketing territoriale, si arrivi a concedere la piazza principale (luogo pubblico per eccellenza) a manifestazioni che impediscono la libera circolazione delle persone e ostacolano chi cerca di svolgere al meglio il proprio lavoro che, guarda caso, è a tutto vantaggio dell’immagine della città. Una città che purtroppo assomiglia ogni giorno di più ad un parcheggio diffuso (altro che museo diffuso) e, in occasione di qualsivoglia evento, al cortile di una concessionaria d’auto. Che tipo di ritorno può dare un rally in centro città, a parte gli incassi di bar e ristoranti? (...). Annamaria Menta (Cremona)