Gentile direttore, desidero sottoporre all’attenzione dei suoi lettori quanto ha colpito, meravigliato ed addolorato me in questi giorni. Mi sono imbattuta in una strada cittadina dedicata- se così si può dire- ad un grande pittore cremonese, una delle personalità artistiche più importanti del ’900 cremonese: Sereno Cordani. Trattasi di viottolo sterrato e abbandonato alla più totale incuria; la stradicciola si snoda infatti tra qualche lembo di terra e un insieme di case, alcune in stato di abbandono. Perfino il cartello stradale giace penzolante e inerme in mezzo alle erbacce, piegato forse da qualche maldestro automobilista che in quella strettoia abbia incautamente fatto manovra. E’ dunque questo il ricordo che la città di Cremona dedica a questo grande pittore e scenografo? Questo il senso di devozione e rispetto che una città deve ai suoi figli più creativi e celebri? Francamente se io fossi tra gli eredi di questo artista chiederei l’immediata rimozione dalla nomenclatura stradale, poiché nessuno, e men che meno una personalità insigne, merita di essere ricordato così. Forse non mi dovrei stupire: cosa aspettarsi da chi propone di trasformare il Cinema Tognazzi in un parcheggio, e cancella per insipienza un’intera stagione di spettacoli estivi? Cristina Aroldi (Cremona)