Pare che la Provincia di Cremona abbia autorizzato la caccia alle volpi in tana fino alla fine di giugno. Evito con cura ogni sottolineatura sulle sofferenze gratuite inflitte ad animali; vorrei soffermarmi, su tutto, sul divertimento perverso che procura ai cacciatori, i quali—pare —procurando sofferenze inutili, si nascondono dietro alla foglia di fico dell’utilità ecologica. Oppure, ancora più esilarante, dietro il fatto che «da sempre l’uomo è andato a caccia». Ricordo che fino a non molto tempo fa, nel mondo, esistevano sacrifici umani e che i roghi apparivano nelle piazze italiane per una semplice delazione. La civiltà e la consapevolezza delle sofferenze procurate ha fatto sì che l’umano si evolvesse ed evitasse certe pratiche. Speriamo che l’evoluzione colpisca prima o poi anche cacciatori e amministratori Provinciali. Valerio Ravera (Ventimiglia)
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