L'ANALISI
15 Dicembre 2025 - 18:37
ROMA - Il settore terziario in Italia è "al centro di una stagione" caratterizzata dal fenomeno dell'impoverimento salariale. È quanto ha sottolineato in un'intervista all'agenzia Italpress Paolo Andreani, segretario generale della UILTuCS, il sindacato Uil per il turismo, commercio e servizi. "C'è tanta stagionalità, c'è discontinuità lavorativa e ci sono tanti rapporti di lavoro, anche in aumento, ma con poche ore. E questo determina il grande fenomeno del lavoro povero. Il terziario è al centro di questa stagione, una stagione preoccupante di impoverimento salariale", ha osservato Andreani. Secondo il segretario generale della UILTuCS, "il fenomeno è tale perché le imprese terziarizzano, e sono le imprese dell'industria, ma anche la pubblica amministrazione, quando deve appaltare. In questa logica degli appalti, dei subappalti e della terziarizzazione, ecco che questo fenomeno si amplifica e diventa molto rilevante". Un elemento che contribuisce a questo contesto è quello dei contratti collettivi, la cui tipologia negli anni si è diversificata ed è aumentata di numero, fino a comprendere i cosiddetti "contratti pirata". "Al Cnel sono depositati oltre mille contratti collettivi e nel terziario ce ne sono molte centinaia. Tra questi ci sono i cosiddetti contratti pirata, ovvero contratti sottoscritti da associazioni che non hanno rappresentanza, datoriali e sindacali, che spesso non hanno trattativa, non hanno delegazioni e che in stanze un po' riservate sottoscrivono dei contratti collettivi. Quel che è grave è che questi contratti impoveriscono il lavoro", ha spiegato. Facendo un esempio concreto, "ci possono essere due supermercati, l'uno vicino all'altro, con una cassiera che ha lo stesso orario e lo stesso numero di ore, però ci sono 8 mila euro all'anno in meno di retribuzione. È un fenomeno che sta diventando rilevante", ha proseguito. Secondo Andreani, il sindacato da lui rappresentato va in direzione contraria rispetto a questo fenomeno. "Non solo siamo tanti e facciamo le trattative, a volte facciamo anche gli scioperi, e facciamo tanti contratti collettivi, come nel 2024", ha aggiunto definendo questi contratti "protettivi", perché comprendono le condizioni "che riguardano i permessi, le ferie, che riguardano la retribuzione, che riguardano tutti gli aspetti". L'obiettivo di UILTuCS è procedere ai prossimi rinnovi senza ritardi sulla tabella di marcia. "Abbiamo una grande occasione perché siamo riusciti ad allineare le scadenze dei contratti collettivi e quindi tra il 2026, fine '26 e inizio '27, scadranno quasi tutti i contratti collettivi. Noi lavoreremo già nei prossimi mesi per costruire le proposte, per poi andare a negoziare il rinnovo", ha spiegato Andreani. Le proposte riguarderanno un aumento dei salari ma anche "il lavoro domenicale, perché noi vorremmo fare in modo che sia pagato di più e meglio per chi lavora la domenica, perché è un sacrificio", ha detto anticipando la proposta di un 50 per cento di maggiorazione per ogni ora lavorata la domenica. Un'altra proposta riguarderà il lavoro festivo, con una maggiorazione del 100 per cento, "e poi vorremmo fare in modo che tutti i contratti individuali abbiano un minimo di orario che consenta alle persone di avere la pensione. Ci vogliono 25 ore - 20 nel turismo, 25 nel terziario - perché, se non ci sono queste ore, di fatto c'è povertà previdenziale", ha concluso Andreani. . -Foto Italpress- lcr/red 15-Dic-25 18:14
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