L'ANALISI
20 Ottobre 2025 - 09:33
ROMA - Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato la ripresa della tregua nella Striscia di Gaza, interrotta domenica mattina dopo un attacco di Hamas contro le truppe israeliane a Rafah, nel sud dell'enclave, che ha causato la morte di due soldati e il ferimento di tre. In risposta, Israele ha lanciato una serie di raid contro venti obiettivi di Hamas, con almeno 45 morti, secondo fonti locali. Dopo consultazioni tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Israel Katz e i vertici militari, Israele ha deciso di ripristinare la tregua, pur riservandosi di reagire a ogni violazione. Fonti militari hanno segnalato il rischio di nuove tensioni nella zona tra la linea gialla, il punto entro cui si sono ritirate le Idf, e il confine egiziano, dove Hamas continuerebbe a operare attraverso tunnel sotterranei. Negli Stati Uniti, l'amministrazione del presidente Donald Trump è intervenuta per evitare il collasso del cessate il fuoco, in vigore dal 10 ottobre e mediato da Washington. Israele aveva temporaneamente sospeso i convogli di aiuti umanitari verso Gaza dopo l'attacco, ma - secondo fonti americane - ha poi deciso di riaprire i valichi su pressione politica statunitense. I fatti di domenica rappresentano il più grave episodio di violenza dalla firma della tregua, dopo due anni di conflitto iniziati con l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. - foto Ipa Agency - . xr2/fsc/red 20-Ott-25 09:30
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