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Tumore prostata, Bayer Italia porta la prevenzione sul campo da padel

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06 Ottobre 2025 - 16:53

Tumore prostata, Bayer Italia porta la prevenzione sul campo da padel

ROMA - All'Aspresso Club di Roma si è svolto il torneo di Padel, organizzato da Bayer Italia, con l'obiettivo di sensibilizzare sul tema della prevenzione del tumore alla prostata con lo slogan: "Gioca d'anticipo! Ogni controllo è una vittoria". Dopo il successo dell'Aspria Charity Open di dicembre 2024 a Milano che ha coinvolto in tre giornate di sport più 200 giocatori tra varie discipline, Bayer prosegue il suo impegno scendendo nuovamente in campo, attivando tutti i principali attori della prevenzione e portando all'attenzione l'importanza della diagnosi precoce come leva chiave della prevenzione. Bayer è la prima azienda ad attivarsi per la prevenzione del tumore della prostata sponsorizzando un torneo di padel dedicato con una sessione educazionale e di gioco. La giornata di sport, alla quale hanno partecipato un centinaio di persone, ha permesso di unire sport e informazione, con l'obiettivo di far comprendere l'importanza della prevenzione stessa, superando insieme l'ostacolo della prima visita, promuovendo la salute maschile e generando consapevolezza e conoscenza sull'importanza della diagnosi precoce e della prevenzione. Ad aprire la giornata è stata la sessione educazionale, seguita poi dal torneo di padel e dalla relativa premiazione. "L'impegno di Bayer ha dato luogo a due feste della salute in due grandi città italiane, Napoli e Roma, che sono state protagoniste del nostro torneo, che vuole diffondere in tutta Italia la cultura della diagnosi precoce e della prevenzione nel tumore alla prostata", ha spiegato Fausto Galanti, Head of Market Access, Tenders, Public & Regulatory Affairs Bayer Italia. L'attività di Bayer su questo fronte "parte da lontano, da un approccio strategico", rivolto "alla ricerca e alla pratica clinica per far sì che le soluzioni terapeutiche arrivino in stadi di terapia sempre più precoci o che sviluppino soluzioni anche per gli stadi avanzati, migliorando sempre di più la sopravvivenza e soprattutto la qualità della vita dei pazienti con tumore alla prostata e non solo. Questo è un impegno costante che ci vede sempre al fianco dei pazienti e dei cittadini per far sì che la loro vita sia migliore, più gioiosa e soprattutto più lunga". "Il tumore alla prostata è il tumore più frequente per il sesso maschile sopra i 50 anni", ha spiegato durante la sessione educazionale Maria Chiara Sighinolfi, urologa del Policlinico Gemelli di Roma. "In Italia ci sono circa 40 mila diagnosi all'anno di tumore prostatico. Fortunatamente è un tumore per cui le possibilità di cura sono tantissime e per cui tantissimi sono i pazienti che vi sopravvivono e ci convivono. Si parla di circa 500 mila persone sul nostro territorio", ha aggiunto. "Tanto prima si diagnostica il tumore prostatico, quanto più è curabile e con minori effetti collaterali", ha aggiunto Sighinolfi riguardo alla prevenzione, concludendo: "È buona norma eseguire nel contesto dell'iter di diagnosi precoce del tumore prostatico anche la visita urologica". Padel & Prevenzione del tumore della prostata non è più un evento isolato, ma è diventato un tour, voluto in altre tappe, Roma, Napoli e Pisa, dopo l'iniziativa pilota realizzata a Milano nell'aprile 2025 e creata in collaborazione con i clinici del San Raffaele di Milano e l'Associazione Pazienti Europa Uomo. "Parliamo di un tema che è così diffuso perché questo è il tumore più frequente ma allo stesso tempo il meno conosciuto, per cui le istituzioni non possono rimanere silenti", ha dichiarato Fabio De Lillo, Responsabile Coordinamento Attività Strategiche Spesa Farmaceutica della Regione Lazio. "Per questo la Regione Lazio si è già organizzata da tempo con le reti per le patologie oncologiche", facendo riferimento a questo caso specifico. "La medicina pubblica insieme a quella privata vanno di pari passo. Ci sono delle eccellenze importanti con cui dobbiamo lavorare insieme". "Europa Uomo è l'unica associazione italiana che si occupa dei diritti dei pazienti affetti da tumore alla prostata, che è un una problematica sociale perché non colpisce solamente l'uomo, colpisce la famiglia e tutta la società. Un uomo su otto viene raggiunto da tumore alla prostata e il fatto di agire in maniera preventiva, fa sì che si abbia un risultato meraviglioso per quanto riguarda la qualità della vita", ha spiegato Claudio Talmelli, Presidente dell'Associazione Europa Uomo. "Quando si va a fare il test del PSA e la visita urologica non si va a cercare il tumore, si cerca di avere una salute della propria prostata, una salute generale, proprio come facciamo per la ricerca del colesterolo oppure della glicemia. Dobbiamo abituarci dopo i cinquant'anni a eseguire il test del PSA, perché una delle cause principali del tumore alla prostata è l'età. Visto che andiamo verso un'età ultra sessantennale dobbiamo tenerci in forma". -foto xl5/Italpress - . xl5/mgg/red 06-Ott-25 16:42

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