L'ANALISI
23 Giugno 2023 - 08:04
BOSTON - "Crediamo che l'equipaggio del nostro sommergibile sia morto". Lo afferma OceanGate in una nota, confermando la morte dei cinque passeggeri del Titan, il sottomarino disperso da domenica. Fra i rottami trovati dal robot impegnato nelle ricerche ci sarebbero la parte posteriore e il telaio di atterraggio del sommergibile disperso sulle orme del Titanic. Lo riporta la Bbc citando un esperto e un amico dei passeggeri. La Guardia costiera di Boston conferma che i rottami ritrovati, cinque in tutto, sono del Titan e sono in linea con 'una drammatica perdita di pressione'. "Continueremo a ispezionare l'area dove sono stati trovati i rottami". Lo afferma la Guardia Costiera americana, sottolineando che non è ancora possibile definire un tempistica dell'incidente del Titan.
Il governo britannico ha annunciato l'invio di un aereo militare della Raf, con equipaggiamento specializzato, con a bordo un ufficiale sommergibilista, il tenente di vascello Richard Kantharia, che ha "una conoscenza significativa della guerra sottomarina e delle operazioni di immersione", per prendere parte alle operazioni di ricerca del sommergibile Titan e dei suoi cinque occupanti dispersi vicino al relitto del Titanic. La decisione è stata presa a seguito di una richiesta da parte della Guardia costiera Usa. Le ricerche continuano anche se le speranze di trovare vivi i dispersi sono legate ormai a un miracolo.
La Guardia Costiera, infatti, ha annunciato che sta continuando le operazioni di "salvataggio" del sommergibile Titan e dei suoi cinque occupanti dispersi vicino al relitto del Titanic, nonostante il temuto esaurimento delle scorte di ossigeno. "Anche in casi particolarmente complessi, la volontà di vivere delle persone deve essere presa in considerazione. E così continuiamo a cercare e continuiamo i nostri sforzi di salvataggio", ha detto il contrammiraglio John Mauger, capo delle operazioni di ricerca alla Nbc.
I suoni rilevati all'inizio di questa settimana nella ricerca del sommergibile erano generati dal "rumore di fondo dell'oceano", secondo le prime analisi della Marina statunitense. Lo riporta Sky News. Il contrammiraglio John Mauger ha dichiarato a Sky News che gli ufficiali stanno continuando le loro analisi ma ha aggiunto che la Guardia Costiera degli Stati Uniti non sta aspettando un rapporto completo per intervenire. La Marina continuerà a cercare tutte le "informazioni disponibili" sui suoni subacquei rilevati.
Sono scadute le 96 ore di ossigeno a disposizione nel sommergibile, anche se gli esperti sottolineano che si tratta di una stima imprecisa e che se i passeggeri a bordo del batiscafo disperso hanno adottato alcuni accorgimenti per consumarne meno (come cercare di rimanere calmi e non mangiare) potrebbe esserci ancora qualche ulteriore ora di autonomia.
Frank Owen, esperto di ricerca e salvataggio di sottomarini, ha spiegato in particolare che la stima sull'ossigeno si basa solo su una "quantità nominale di consumo". E tuttavia, al di là dei pareri tecnici, sembrano ormai essere ridotte al lumicino le speranze di ritrovare ancora in vita i cinque passeggeri del batiscafo, l'unità dell'Oceangate scomparso da domenica mentre era in immersione per raggiungere il relitto del Titanic. Le ricerche sono rimaste per ora senza esito e poi, spiegano gli esperti, anche se fosse trovato a breve ci vorrebbero almeno altre quattro ore per riportare il sommergibile in superficie ed aprire il portellone da fuori.
«La Marina degli Stati Uniti ha condotto un’analisi dei dati acustici e ha rilevato un’anomalia coerente con un’implosione o un’esplosione nelle vicinanze generali di dove stava operando il sommergibile Titan quando le comunicazioni sono state interrotte», ha dichiarato un alto dirigente della Marina degli Stati Uniti al Wall Street Journal in una nota. «Anche se non definitiva, questa informazione è stata immediatamente condivisa con il comandante preposto all’incidente per assistere la missione di ricerca e il salvataggio in corso», ha aggiunto. La Marina ha chiesto che il sistema specifico utilizzato non sia nominato, citando ragioni di sicurezza nazionale. (ANSA)
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