L'ANALISI
05 Maggio 2023 - 11:16
NOVARA - «Un detenuto nordafricano, di nazionalità tunisina, ristretto nel Padiglione Transito sinistro, senza motivo, ha dato fuoco ad una coperta ed alle suppellettili che aveva in cella. In brevissimo tempo, le fiamme e un denso fumo si sono propagati. Solamente il coraggioso e tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato un tragico epilogo».
È così che il segretario regionale del Sappe del Piemonte, Vicente Santilli, descrive quanto accaduto nel carcere di Novara. Il Sindacato autonomo polizia penitenziaria evidenzia come «senza la professionalità e l’alto senso del dovere profuso da tutto il personale di polizia penitenziaria, questi gravi eventi avrebbero di certo prodotto conseguenze molto più destabilizzanti».
«Non passa giorno che non si verificano aggressioni, incendi e altri gravi eventi critici nei confronti della polizia penitenziaria che presta servizio nelle carceri per adulti e minori della Nazione - aggiunge il segretario generale del Sappe, Donato Capece -. Siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti in merito contro chi si rende responsabile di queste inaccettabili violenze, determinando quasi un effetto
emulazione per gli altri ristretti violenti». (ANSA)
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