L'ANALISI
29 Aprile 2023 - 15:01
VERONA - È stato assolto perché il fatto non sussiste dall’imputazione di omissione di custodia di armi il padre di un ragazzo che nell’agosto 2021 in un Comune del Veronese aprì la cassaforte di casa dove era custodita una pistola e, per gioco, si sparò rimanendo ferito. All’epoca del fatto - riportano i quotidiani locali - il ragazzo aveva 16 anni, i genitori erano assenti per una vacanza, e si trovava a casa con dei parenti. Sapeva che l’arma era custodita all’interno della cassaforte di casa, e aveva appreso la combinazione spiando il padre.
Rimasto solo in casa con un cugino, al quale avrebbe anche mandato un messaggio scherzoso sulla possibilità di spararsi, il giovane aveva aperto la cassaforte e si era messo a giocare con la pistola, che aveva il caricatore inserito, e dalla quale è partito il colpo. Un proiettile gli aveva trapassato l’addome,
perforato un rene e l’intestino. Trasportato con l’elicottero al pronto soccorso e sottoposto a intervento chirurgico, alla fine è guarito dopo tre-quattro mesi. Proprio per il fatto che la combinazione era stata 'carpita' dal figlio, il padre alla fine è stato assolto dal giudice monocratico Isabella Pizzati. (ANSA)
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