L'ANALISI
01 Marzo 2023 - 20:34
Giuseppe Conte e Roberto Speranza
BERGAMO - Sono una ventina gli indagati nell’inchiesta sulla gestione del Covid nella bergamasca che è stata chiusa oggi. Tra questi, da quanto è trapelato, ci sono l'ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro Roberto Speranza, il Governatore della Lombardia Attilio Fontana, l’ex assessore Giulio Gallera, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli. Gli avvisi di conclusione dell’indagine sono in via di notifica.
«Apprendo dalle agenzie di stampa notizie riguardanti l’inchiesta di Bergamo. Anticipo subito la mia massima disponibilità e collaborazione con la magistratura. Sono tranquillo di fronte al Paese e ai cittadini italiani per aver operato con il massimo impegno e con pieno senso di responsabilità durante uno dei momenti più duri vissuti dalla nostra Repubblica». Così in una nota il presidente del M5S Giuseppe Conte.
Da quanto si è saputo, Fontana e Gallera, anche attraverso i loro legali, non hanno al momento ricevuto alcun atto riguardante la chiusura dell’inchiesta della Procura di Bergamo anche a loro carico. Nessuna comunicazione formale, dunque, da parte dei pm sul fatto che siano indagati nell’inchiesta appena chiusa dopo tre anni. Entrambi erano stati sentiti come testimoni nell’indagine. Da quanto si è appreso, gli avvisi di chiusura dell’inchiesta sono in via di notifica, ma agli indagati, quindi, potrebbero arrivare soltanto domani.
Nell’inchiesta, che conta una ventina di indagati in totale, tra cui pure l’ex coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo e l’ex capo della Protezione civile Angelo Borrelli, le ipotesi di reato sono di epidemia colposa, omicidio colposo plurimo e rifiuto di atti d’ufficio.
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