L'ANALISI
19 Febbraio 2023 - 14:57
SASSUOLO - Sulla vicenda dei quattro agenti della polizia locale di Sassuolo, accusati di tortura e sospesi dal servizio, per aver picchiato e immobilizzato su una barella un cittadino marocchino che si trovava in ospedale, la Procura di Modena fa sapere, tramite una nota, che il Gip ha ritenuto corretta la qualificazione giuridica delle condotte contestate dagli stessi magistrati, proprio in riferimento al reato di cui all’articolo 613 bis c.p. (tortura), introdotto con la legge 14 luglio 2017 n. 110.
«È stato, infatti, ritenuto che la pluralità delle condotte violente attuate dagli indagati, per circa un’ora, avessero cagionato alla persona offesa, che peraltro versava in condizioni di minorata difesa a causa della grave crisi ipoglicemica, acute sofferenze fisiche (elemento costitutivo del reato di tortura differente da quello di lesioni volontarie aggravate), determinando un trattamento inumano e degradante per la dignità della sua persona», spiega la Procura di Modena. (ANSA)
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