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FdI, stretta sugli atti osceni: torna il carcere

Agenzia Ansa news

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27 Gennaio 2023 - 19:10

FdI, stretta sugli atti osceni: torna il carcere

ROMA - La proposta di legge è stata depositata a Montecitorio il 13 ottobre. Il primo articolo modifica l’articolo 527 del codice penale prevedendo che chiunque non solo compia atti osceni ma anche 'si mostra nudo' è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni (attualmente per gli atti osceni è prevista solo una multa fino a 30mila euro). Aumenta anche la previsione relativa agli atti osceni 'all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori: ora è previsto il carcere da quattro mesi a quattro anni e sei mesi, si passa alla reclusione 'da due a sei anni'. Se il fatto avviene 'per colpa' (cioè senza la volontà di compiere reato) la multa arriva fino a 500 euro (attualmente la sanzione massima è di 309 euro).

Nell’illustrazione della proposta di legge si spiega come ratio anche il fatto che «negli ultimi anni si stanno verificando con sempre maggiore frequenza comportamenti degradanti sul territorio nazionale che ledono in maniera allarmante la moralità pubblica e la sicurezza dei cittadini».

«Sovente, purtroppo - si evidenzia - tali azioni si configurano come veri e propri atti osceni. Talora sono commesse da immigrati presenti a vario titolo sul territorio nazionale, incuranti della presenza - per le strade - di altre persone, tra cui anche minori». Un capitolo a parte dell’illustrazione della proposta riguarda la prostituzione evidenziando come la mera sanzione amministrativa, seppur pesante, anche per i 'signori clientì "non avranno mai la stessa capacità general-preventiva della sanzione penale».

«Ancora: l’applicazione di una mera sanzione amministrativa - si prosegue - non è certo un deterrente per l’allarme sociale connesso alle condotte di immigrati che, non avvezzi ai costumi, alle consuetudini e alle norme etiche e giuridiche che regolano la convivenza civile nella nostra società e sradicati dagli ambienti di provenienza, compiono talora azioni oscene o degradanti nelle nostre città». (ANSA)

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