L'ANALISI
26 Dicembre 2022 - 19:47
MILANO - Hanno rotto una protezione in legno, sembra già cedevole, del cantiere attivo da anni, e sei sono saliti sulle impalcature per poi calarsi da un muro più basso rispetto a quello che circonda l'Istituto Beccaria di Milano. Uno, invece, per calarsi, come nei film, avrebbe utilizzato un lenzuolo. A quanto si è appreso è questa la prima ricostruzione dell'evasione dei sette giovani detenuti evasi il giorno di Natale e dei quali tre sono già tornati nella struttura o perché presi o perché costituiti. Quando hanno deciso di fuggire, sembra non in modo preordinato, si trovavano nel campo di calcio. I sette sono cinque italiani, un ecuadoriano e un marocchino in carcere per furti e rapine, non per reati di sangue.
Nelle ore successive alla fuga dei sette ragazzi - che hanno tutti tra i 17 e i 19 anni - in alcune celle dello stesso penitenziario, altri ragazzi reclusi hanno appiccato fuoco ai materassi.
Sono quattro gli agenti di Polizia penitenziaria portati in ospedale dopo essere rimasti intossicati ieri sera dal fumo causato dalle fiamme appiccate nelle celle. Tre sono già stati presi, uno di questi si è consegnato convinto dai genitori. Gli agenti hanno 25, 26, 27 e 34 anni e sono tutti stati portati tutti all'ospedale San Carlo, nessuno in condizioni gravi.
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