L'ANALISI
05 Dicembre 2022 - 10:59
CAPE CANAVERAL - La capsula Orion è di nuovo nella sfera di influenza della gravità lunare. Dopo la manovra con la quale il 3 dicembre scorso ha lasciato l'orbita retrograda distante intorno al nostro satellite, il veicolo si sta avvicinando alla Luna per un ultimo saluto, alla vigilia dell'ultima manovra necessaria per rientrare a Terra, prevista alle 17,43 italiane del 5 dicembre. Sei giorni più tardi, l'11 dicembre, è previsto l'ammaraggio della capsula nell'oceano Pacifico.
Proseguono intanto i test, i più recenti dei quali riguardano i tempi di accensione del motore, dai quali ottenere dati utili per la prossima tappa del programma Artemis, ossia la missione Artemis 2, nella quale astronauti raggiungeranno l'orbita lunare a bordo della capsula Orion. Ancora una volta i test riguardano il Modulo di servizio europeo (Esm) realizzato dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e al quale l'Italia ha contribuito con Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e industria. In particolare, viene sottoposto a una serie di test il sistema Rcs (Reaction Control System), che permette di utilizzare piccoli propulsori per controllare l'assetto, realizzato dall'azienda europea ArianeGroup.
Sono invece previsti qualche giorno prima del rientro, i test per i propulsori del modulo pressurizzato, sul quale in futuro viaggeranno gli astronauti e che giocheranno un ruolo fondamentale nelle ultime ore che precederanno l'ammaraggio. (ANSA)
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