L'ANALISI
01 Novembre 2022 - 10:01
SEUL - Il ministro sudcoreano dell'Interno e della Sicurezza, Lee Sang-min, ha espresso le scuse per la strage causata dalla calca di Halloween che sabato sera ha ucciso almeno 156 a Itaewon, quartiere della movida di Seul. La mossa è maturata nel mezzo delle crescenti polemiche sull'inadeguata gestione di polizia e altre agenzie governative, malgrado l'attesa che un'enorme folla si sarebbe riversata nell'area.
"In qualità di ministro delle autorità competenti, porgo le mie umili scuse alle persone per l'incidente, sebbene la nazione abbia responsabilità illimitata per la sicurezza delle persone", ha detto Lee in una sessione parlamentare.
Intanto si apprende che la polizia sudcoreana ebbe più segnalazioni urgenti di pericolo sabato sera prima che la calca mortale di Itaewon, a Seul, causasse la strage tra adolescenti e poco più che ventenni. Le forze dell'ordine sapevano che "una grande folla si era radunata anche prima che si verificasse l'incidente, indicando l'urgenza del pericolo", ha affermato il capo della polizia nazionale Yoon Hee-keun, definendo "insufficiente" la gestione delle informazioni ricevute.
Per la prima festa di Halloween post-pandemia si stima che circa 100mila persone avessero raggiunto sabato sera Itaewon, il quartiere della movida di Seul, ma non trattandosi di un evento "ufficiale" con un organizzatore designato, né la polizia né le autorità locali stavano gestendo la folla. "Ci sono state diverse segnalazioni alla polizia che indicavano la gravità del sito appena prima che si verificasse l'incidente", ha affermato il capo della polizia nazionale Yoon Hee-keun, secondo cui c'era la conoscenza che "una grande folla si era radunata anche prima che si verificasse l'incidente, indicando l'urgenza del pericolo". Tuttavia, la gestione delle informazioni fu "insufficiente", ha detto Yoon.
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