L'ANALISI
04 Ottobre 2022 - 15:01
FIRENZE - Per fatti come la morte del 26enne rider di Firenze, vittima di un incidente stradale il 2 ottobre, "credo che non ci si possa più indignare: bisogna che ci sia una cultura della sicurezza che parte dalle scuole, e bisogna smettere di fare una competizione tra lavoratori, perché di questo si tratta». Lo ha affermato Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana, a margine della presentazione di una ricerca a Firenze.
«Basta cottimi, basta sfruttamento - ha detto -, perché io credo che questa sia una piaga che non è degna di un paese civile. In Toscana abbiamo siglato con l’assessore regionale Nardini un protocollo che riguarda proprio la sicurezza: bisogna che le aziende applichino quel protocollo seriamente, bisogna che ci siano i controlli, e bisogna soprattutto cambiare davvero il paradigma di questo paese, perché non si può lavorare per fare una consegna e ricevere 2,50 euro. Questo è sfruttamento».
Dunque, ha concluso Angelini, «ci uniamo al dolore della famiglia perché questa persona non c'è più: però bisogna anche mettere in campo delle azioni per fare in modo che davvero si cambi verso un Paese migliore, nel quale il tema della sicurezza è il primo obiettivo che si deve avere». (ANSA)
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