L'ANALISI
02 Agosto 2022 - 15:24
MILANO - Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, andrà ad autodenunciarsi domani
mattina a Milano al suo rientro in Italia dopo aver accompagnato la signora Elena in Svizzera per il suicidio assistito. Lo ha scritto sulle sue pagine social lo stesso Cappato e lo conferma l'Associazione Coscioni in una nota, in cui spiega che l'autodenuncia avverrà domani alle 11 presso la stazione dei
carabinieri in via Fosse Ardeatine 4, a Milano.
Cappato rischia fino a 12 anni di carcere per l’accusa di aiuto al suicidio. Per Cappato, spiegano ancora dall’associazione, si tratta di una nuova disobbedienza civile, dal momento che la persona accompagnata non è «tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale», quindi non rientra nei casi previsti dalla sentenza 242\2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato\Dj Fabo per l'accesso alla tecnica in Italia.
In Italia, proprio grazie alla disobbedienza civile di Cappato per l’aiuto fornito a Fabiano Antoniani (sentenza 242 della Corte costituzionale), il suicidio assistito è possibile e legale in determinate condizioni della persona malata che ne fa richiesta (persona affetta da una patologia irreversibile, fonte di intollerabili sofferenze, pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli e tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale), requisiti riconosciuti invece a "Mario"/Federico Carboni, il primo caso di suicidio assistito in Italia. (ANSA)
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