L'ANALISI
LO STATO D'EMERGENZA
05 Luglio 2022 - 14:37
Attilio Fontana e Matteo Piloni
MILANO - "La situazione delle disponibilità idriche è stata attentamente monitorata nel corso della stagione invernale e primaverile 2022 dall'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico del fiume Po che si è riunito con regolarità da febbraio; l'ultima riunione è stata mercoledì 29 giugno 2022. Non si può certo dire che l'emergenza ci abbia colto di sorpresa. E il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri di ieri sera che assegna alla nostra Regione 9 milioni di euro per la gestione dell'emergenza, accogliendo la nostra richiesta, trova un terreno ricettivo e pronto, un impegno da parte nostra costante e immutato". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo in Aula consiliare sulla situazione idrica e sulla siccità in Lombardia.
"Abbiamo finora condotto - ha proseguito il governatore - un'attività politico istituzionale tesa a condividere con tutti i soggetti interessati misure e interventi. Ciò, al fine di attuare una gestione equilibrata, sempre sul filo delle risorse, senza arrecare danni a scapito di chi gestisce la risorsa idrica e nell'intento di tutelare il primo raccolto. In assenza di un commissario all'emergenza, è valsa fin da subito e a tutt'oggi, la sinergia coi gestori dei bacini idrici e degli impianti idroelettrici, in raccordo con Assessori e Associazioni, al fine di consentire il differimento della semina e la risorsa idrica sufficiente a garantire il raccolto entro la prima quindicina di luglio".
Ripercorrendo le tappe più recenti, il presidente Fontana ha aggiunto: "Forti di un contesto conoscitivo approfondito e puntuale, cui dobbiamo certamente dire grazie al sistema di monitoraggio regionale e interregionale, abbiamo dichiarato lo 'stato di emergenza regionale' fino al 30 settembre 2022. Già a partire da uno stato di severità idrica 'media' del 29 marzo, avevamo dato avvio ai primi provvedimenti. Inizialmente concentrandoci sullo strumento della deroga temporanea al rilascio del deflusso minimo vitale/ deflusso ecologico, introdotto con le opportune misure di tutela e monitoraggio degli effetti sugli habitat degli alvei interessati (...)"
“Ma di quale tempestività parla Fontana? La giunta regionale ha tentennato fino alla scorsa settimana e solo dopo la richiesta degli altri presidenti Fontana si è aggiunto alla richiesta al governo di stato di emergenza per siccità. Non la volevano chiedere e lo avevano anche dichiarato. Gli agricoltori hanno atteso un segnale per settimane e stanno attendendo ancora in questo momento che i laghi rilascino acqua, uno dei provvedimenti che Fontana aveva annunciato. Sono settimane che chiediamo un intervento perché da allora era chiaro che saremmo arrivati qui, alla perdita dei raccolti e alla crisi dei settori che dipendono dalla risorsa idrica, l’agricoltura prima di tutto. Ma possiamo avere una Regione che sta sempre al traino e arriva sempre in ritardo? Unico fatto positivo è che la giunta Fontana ha fatto propria la nostra proposta di lavorare con le Province per snellire le procedure burocratiche per la realizzazione di nuovi pozzi.”
Lo dichiara il consigliere regionale Matteo Piloni, capodelegazione in commissione agricoltura del Pd in Consiglio regionale in merito alle dichiarazioni del presidente della giunta regionale Attilio Fontana sulla crisi idrica in corso in Lombardia e in tutto il bacino del Po.
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