CALCIO
14 Giugno 2021 - 09:00
MILANO - "Nella nostra visione liberale i cittadini non sono sudditi, sono persone titolari di diritti, fra i quali quello di disporre liberamente dei frutti del proprio lavoro. L'obbligo di versarne una quota allo Stato è una limitazione della libertà e dei diritti di proprietà, che è inevitabile, ma che va contenuta al massimo. Ne deriva che promuovere la riforma fiscale è anche uno degli obbiettivi con i quali partecipiamo al governo Draghi. Un governo che non è il nostro e che tuttavia sosteniamo con forza e convinzione". A scriverlo in una lettera a "Il Giornale" è il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, secondo cui "la riforma fiscale - insieme ad un uso accorto delle risorse del Recovery Plan (che non esisterebbe, o almeno non in questa misura senza il nostro intervento in sede europea) e ad altre riforme essenziali come quelle della pubblica amministrazione e della giustizia - è la condizione assolutamente necessaria perché le aziende possano tornare a fare utili e a creare occupazione, perché le famiglie possano riprendere a consumare e a risparmiare". "La nostra proposta finale - sottolinea il Cavaliere - rimane quella della flat tax, la realizzerà il futuro governo di centrodestra, ma fin d'ora è indispensabile un robusto taglio delle imposte". Una proposta che si fonda su "una no tax area per i primi 12.000 euro di reddito e solo tre aliquote, molto più basse (non oltre il 23%) per i successivi scaglioni di reddito, che abbiamo rivisto e razionalizzato. Senza entrare in tecnicismi, chi guadagna meno di mille euro al mese non pagherà alcuna tassa, i redditi medio bassi sopra quella cifra avranno con la nostra riforma dai 100 ai 400 euro mensili di maggiore reddito disponibile. A questo naturalmente - evidenzia - si accompagna il nostro no assoluto a qualsiasi forma di patrimoniale o di tassa di successione, la richiesta di un 'anno bianco fiscale' con il blocco delle cartelle esattoriali fino al 31 dicembre 2021 e di misure per chiudere il contenzioso pregresso senza soffocare cittadini e imprese in difficoltà ('pace fiscale')". "Infine, per eliminare una volta per tutte la tentazione del governo di turno di usare la leva delle tasse in modo eccessivo, chiediamo di introdurre in Costituzione, così da non poterlo più mutare, un tetto massimo alla imposizione fiscale", conclude. . fsc/red 14-Giu-21 08:32
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Direttore responsabile: Marco Bencivenga