L'ANALISI
29 Maggio 2021 - 07:02
WASHINGTON - Sam Cassidy, il killer 57enne della strage a San Josè, California, aveva in casa un piccolo arsenale: una dozzina di armi, oltre 22 mila proiettili, molotov e taniche di benzina. Lo ha reso noto lo sceriffo locale. Il movente non è ancora stato accertato ma l’uomo aveva motivo di risentimento dove lavorava: la Valley Transportation Authority, l'autorità di controllo dei trasporti pubblici della contea di Santa Clara, nel cuore della Silicon Valley, dove ha ucciso nove dipendenti, risparmiandone altri prima di togliersi la vita quando era ormai accerchiato dalle forze dell’ordine. La polizia di San Josè non era però informata che Cassidy era stato fermato nel 2016 dagli agenti della dogana, che gli avevano trovato in casa libri sul terrorismo e un quaderno pieno di scritte cariche d’odio contro il suo luogo di lavoro. L’uomo ha agito con tre armi semi automatiche e 32 caricatori, tutto materiale regolarmente detenuto e registrato. Prima di iniziare la sparatoria, ha dato fuoco alla sua casa. (ANSA)
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