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Rolfi: i mezzi agricoli non sono treni industriali, modificare le circolari del vecchio Governo

L'assessore scrive ai ministri: momento duro, risolvere problema per evitare salasso economico ad aziende e contoterzisti

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

24 Marzo 2021 - 19:33

Rolfi: i mezzi agricoli non sono treni industriali, modificare le circolari del vecchio Governo

L'assessore regionale Fabio Rolfi

MILANO (24 marzo 2021) - Rivedere le circolari ministeriali del 2020 che prevedono una equiparazione tra mezzi agricoli e industriali, per evitare alle aziende agricole di pagare un indennizzo da circa 2.600 euro all'anno. È quello che ha chiesto l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, in una lettera indirizzata ai ministri Stefano Patuanelli (Politiche Agricole Alimentari e Forestali) ed Enrico Giovannini (Infrastrutture e delle mobilità sostenibili).

"Due circolari del 2020 - scrive Rolfi - hanno stabilito che i convogli agricoli debbano sottostare alla stessa disciplina che regolamenta la circolazione dei convogli e dei treni industriali. Per la circolazione dei trattori con rimorchio è dunque necessario chiedere all'Ente proprietario della strada l'autorizzazione alla circolazione come veicolo eccezionale con correlato obbligo di pagamento dell'indennizzo, calcolato in base alle tabelle relative ai convogli e treni industriali. È un salasso per le aziende agricole, che si trovano costrette a pagare un conto da circa 2.600 euro all'anno".

"Queste disposizioni - aggiunge l'assessore - stanno creando molto malcontento tra gli agricoltori e i contoterzisti. Il transito su strada dei mezzi agricoli è molto meno frequente rispetto alla circolazione di altre tipologie di veicoli eccezionali e l'esborso economico risulta molto oneroso soprattutto in un periodo economicamente difficile come questo".

"Chiedo pertanto - conclude Rolfi - un intervento urgente in favore delle imprese agricole e dei contoterzisti, anche alla luce del rinnovato impegno di questo governo verso le aziende. Sarebbe un segnale positivo nei confronti di un settore che non si è mai fermato e che rappresenta una eccellenza della Lombardia e dell'Italia nel mondo".

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