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Lombardia zona rossa, Fontana: 'Faremo ricorso'

Il governatore: 'Ho detto a Speranza di rivedere i parametri'. L'assessore De Corato: 'Vergognoso, condivido la posizione del presidente'. Moratti: 'Criteri da rivalutare e adeguare ai dati attuali'

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

15 Gennaio 2021 - 19:18

Lombardia zona rossa, Fontana: 'Faremo ricorso'

MILANO (15 gennajo 2021) - "Non condividiamo la scelta di inserire la Lombardia in zona rossa per cui, qualora dovesse arrivare questa ordinanza, proporremo ricorso". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana intervenendo in diretta a 'Pomeriggio Cinque'. "Ho chiesto al ministro Speranza di ripensarci - ha aggiunto Fontana - e invieremo delle accurate note per spiegare le motivazioni della nostra opposizione. Sono stato cauto e ho preteso sempre il rispetto delle regole. Tuttavia ritengo fortemente penalizzante questo scenario, che darebbe un colpo devastante a una grossa fetta dell'economia lombarda. Più volte ho chiesto al Governo di rivedere i parametri perché basati su dati vecchi, in questo caso del 30 dicembre che, oltretutto, non tengono conto di importantissimi indicatori a noi favorevoli, come per esempio l'Rt sull'ospedalizzazione. Purtroppo non abbiamo ancora ricevuto risposta. In Lombardia - ha proseguito - negli ultimi 15 giorni la situazione è migliorata almeno per classificarci in zona arancione. "Attendiamo l'ufficialità dal Ministero - ha concluso - ma siamo pronti a presentare ricorso".

Sulla richiesta di deroga alla zona rossa da parte di alcuni sindaci lombardi il presidente ha sottolineato: "Comprendo bene le ragioni dei sindaci che, evidenziando come i loro territori sono al di sotto della media regionale, chiedono una deroga. Il problema è che tale parametro non è preso in considerazione dal Ministero della Salute e dal Cts nazionale, ma solo l'Rt.

Se venisse utilizzato il tasso di incidenza dei positivi su 100 mila abitanti, infatti, oggi la Lombardia non finirebbe in zona rossa. Prendendo in considerazione quel dato la Lombardia ha un'incidenza ben al di sotto di gran parte delle altre regioni italiane, che oggi verranno classificate magari anche in zona gialla".

“La Lombardia, nonostante i grandi sforzi fatti da tutti i lombardi, probabilmente tornerà in zona rossa e lo farà in base a dati vecchi di una settimana: è vergognoso. Condivido pienamente le dichiarazioni del presidente Fontana che ha annunciato che, qualora dovesse arrivare questa ordinanza, proporremo ricorso”. Queste le parole dell’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, in merito alla possibilità paventata oggi dal ministro Speranza di una zona rossa nella nostra regione e alle dichiarazioni del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. 

“Ha detto bene Fontana - insiste De Corato -: qualcosa non funziona nel sistema utilizzato per la definizione delle zone. Se venisse utilizzato il tasso di incidenza dei positivi su 100 mila abitanti, infatti, oggi la Lombardia non diventerebbe zona rossa. Ancora una volta la nostra regione, quella col residuo fiscale più alto d’Italia, pari a 54 miliardi di euro e che, da sola, produce il 22% del Pil nazionale, viene pesantemente penalizzata da un Governo che non sta nemmeno tenendo conto del Rt di ospedalizzazione della Lombardia che, al momento, è inferiore a 1". 

"Come evidenziato dal sondaggio di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con Epam, nel dicembre 2020 il fatturato è sceso del 71% in tutte le attività rispetto allo stesso mese del 2019. Le perdite maggiori le hanno indicate i bar-locali più attivi la sera e i ristoranti: -77 e -76%. Nei pubblici esercizi si è alzata notevolmente, dal 67 all’86%, la quota di operatori che ritiene la propria attività a rischio chiusura. Insomma, i lombardi non hanno bisogno di questa punizione. Mi auguro - conclude De Corato - che la possibilità della zona rossa non si concretizzi”.

Sulla ipotesi di un eventuale ricorso sull'assegnazione della zona rossa annunciata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, interviene anche la vicepresidente Letizia Moratti, assessore al Welfare. "I criteri su cui si basa la valutazione per la definizione della tipologia di rischio e quindi l'assegnazione del colore alle zone - ha sottolineato - devono essere oggetto di necessaria rivalutazione per essere più tempestivi e coerenti con l'andamento epidemiologico".

"Regione Lombardia - ha proseguito la vicepresidente e assessore al Welfare - viene penalizzata pur avendo una incidenza di contagi per abitante nettamente inferiore a diverse altre regioni e alla media nazionale, sulla base di dati risalenti a due settimane fa, mentre nel frattempo la situazione è di gran lunga migliorata".

"Occorre pertanto - ha concluso Moratti - una revisione urgente di questi criteri e dell'eventuale inserimento della Lombardia in zona rossa".

 

 

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