L'ANALISI
13 Gennaio 2021 - 09:13
Il ministro Teresa Bellanova
ROMA (13 gennaio 2021) - Il piano per i fondi Ue non può essere bloccato perché Iv ha «responsabilità istituzionale». Quello del Recovery Plan «è un testo in parte modificato rispetto al precedente, e tutti si sono affrettati a cantarne le lodi. Riconosciamo i passi avanti, ma non ci soddisfano. Se l'impianto è in parte migliorato, rimane però totalmente insufficiente e resta irrisolto il tema del Mes». Lo dice in un’intervista a La Stampa Teresa Bellanova (Italia Viva), ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Ad aprire la crisi nell’esecutivo, per il Ministro, non è stata Iv ma «chi in questi mesi ha scelto di lasciare irrisolti tutti i nodi sul tavolo, al punto tale da farli marcire». Fra i problemi nel nuovo testo, l’assenza di riferimenti «alla governance. A me non pare così normale trovarsi sempre di fronte muri di gomma. Le nostre decisioni saranno conseguenti - spiega -. Se rilevo che il Piano è ancora insufficiente, e pongo con forza il tema del Mes, non mi aspetto che qualcuno si offenda ma che voglia sedersi con me e trovare la soluzione. A Conte da mesi diciamo questo. Non abbiamo mai avuto risposte». Chi dice che «se si apre la crisi di governo saltano i ristori per le attività colpite dalle chiusure di queste ultime settimane dice il falso, avvelena i pozzi - aggiunge -. Ho chiesto che fosse calendarizzato subito dopo Capodanno lo scostamento di bilancio e decise le misure sui ristori. Ribadiamo la disponibilità di Italia Viva ad approvarli. Ma soffiare così sul disagio sociale è imperdonabile». La possibile terza ondata di contagi «e la crisi economica obbligano tutti a un di più di responsabilità, non alla distribuzione di sonniferi». Bellanova dubita che il Parlamento «vorrà assumersi la responsabilità politica di andare ad elezioni. E non ho mai dubitato della saggezza del presidente della Repubblica». Infine, rispetto all’affermazione di Conte che in caso di crisi, si dice contrario a nuovi governi con Iv, «rilevo ancora una volta lo scarso senso di responsabilità che orienta questo tipo di comunicazione. Invece registro la ricerca ossessiva di maggioranze raccogliticce e quindi instabili». (ANSA)
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