L'ANALISI
CORONAVIRUS. IN LOMBARDIA
11 Gennaio 2021 - 16:02
MILANO (11 gennaio 2021) - "Si deve ancora lavorare sui trasporti per poter riaprire le scuole". Secondo Guido Marinoni, presidente dell'Ordine dei medici di Bergamo e membro del Comitato tecnico scientifico della Regione, la Lombardia non è pronta per riaprire i cancelli delle scuole medie superiori. Manca ancora un'organizzazione strutturale dei mezzi pubblici, che possa renderli "dei luoghi sicuri". Il problema non è la scuola in sè, quindi. Ma gli spostamenti che inevitabilmente comporta.
Nel corso della riunione della Regione con il Cts di giovedì scorso è stato esaminato un documento che ha poi convinto la giunta regionale a rimandare l'apertura degli istituti. Il report, consultato dalla 'Dire', è stato redatto da un gruppo di lavoro dell'Associazione italiana di epidemiologia: viene mostrato l'andamento dei contagi per fasce d'età dal 21 settembre al 20 dicembre 2020. In Lombardia, nella fascia tra i 14 e 18 anni il numero di positivi sembra aumentare esponenzialmente durante il mese di ottobre, quando le superiori avevano ripreso regolarmente le lezioni in presenza. Tra il 12 e il 18 ottobre i contagi sono circa 300 ogni 100.000 abitanti. All'inizio di novembre diventano più di 600 ogni 100.000 abitanti. Poi, inizia la discesa che coincide con la ripresa della Dad alle superiori e con l'istituzione della zona rossa su tutto il territorio lombardo. A fine novembre i positivi nella fascia d'età tra i 14 e i 18 anni sono 200 ogni 100.000 abitanti.
Sono stati questi numeri a far preoccupare la giunta regionale. E in particolare il governatore, Attilio Fontana. Perché, nonostante non sia possibile certificare quando e dove questi ragazzi si siano contagiati (se a scuola o durante le altre attività che in quel periodo erano consentite), i dati analizzati rivelano comunque che in quella fascia d'età il virus si diffonde sensibilmente. Tenere i licei chiusi è stata considerata, quindi, la soluzione migliore per evitare che i numeri ricominciassero ad aumentare. Secondo Marinoni, visti i dati di questi giorni, prevedere misure di questo tipo è la strategia più adatta: "Dobbiamo contenere la diffusione e permettere il tracciamento".
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