L'ANALISI
13 Dicembre 2020 - 19:44
TORINO (13 dicembre 2020) - Con l'oscurità è tornata la calma nei boschi attorno al cantiere Tav di Chiomonte (Torino). I manifestanti sono rientrati verso il centro del paese di Giaglione, dove si erano radunati in mattinata insieme ad altri attivisti del movimento No Tav.
Nel pomeriggio di violenze ci sono stati due feriti, lievi, tra le forze dell'ordine. Al momento, non è stata data notizia di fermi. Numerosi manifestanti erano arrivati in Valle di Susa da altre regioni del nord Italia.
Un gruppo di 250 attivisti, incappucciati, ha lanciato bombe carta e petardi contro i reparti mobili delle forze, al cancello del sentiero 'Gallo-Romano' che sbarra l'accesso all'area di cantiere di Chiomonte, allargato nei giorni scorsi per i lavori della nuova Torino-Lione. Il gruppo fa parte delle centinaia di attivisti in cammino sui sentieri di montagna dopo essere partiti dal raduno al campo sportivo di Giaglione (Torino). Le forze dell'ordine hanno risposto con lanci di lacrimogeni.
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