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Il ministro Boccia: 'Piano vaccini sfida epocale, al lavoro con le Regioni'

Il 29 dicembre l'Ema darà il via libera al vaccini Pfizer. Rezza: 'Non è che da gennaio risolveremo tutti i problemi'

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

12 Dicembre 2020 - 19:34

Il ministro Boccia: 'Piano vaccini sfida epocale, al lavoro con le Regioni'

ROMA (12 dicembre 2020) - Sono 1.874.323 le persone da sottoporre al vaccino anti Covid nella prima fase che scatterà a gennaio. Il dato è indicato in una tabella del Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri contenente i numeri indicati da tutte le Regioni e riguardanti le categorie che prioritariamente dovranno essere vaccinate, vale a dire gli operatori sanitari e sociosanitari e il personale e gli ospiti delle Rsa. Stando ai numeri, una persona da vaccinare su tre si trova in due sole regioni, Lazio e Lombardia. Nella prima le persone da sottoporre al vaccino sono 356.824, nella seconda 308.494.

Dopo le due regioni, sempre secondo la tabella, seguono Emilia Romagna (177.186), Campania (150.366), Veneto (146.743), Piemonte (131.430), Sicilia (111.449), Liguria (72.171), Calabria (58.068), Friuli Venezia Giulia (56.713), Toscana (51.621), Puglia (49.302), Sardegna (40.050), Marche (39.334), Abruzzo (34.748), provincia di Bolzano (26.190), provincia di Trento (20.653), Umbria (16.285), Basilicata (11.425), Molise (10.853) e Valle d'Aosta (4.419).

"Il Piano vaccini è una sfida epocale che dobbiamo vincere tutti insieme. Serve il massimo sforzo e una collaborazione continua. La riunione fatta oggi in emergenza con le Regioni, il ministro Speranza e il commissario Arcuri è stata molto utile e operativa; si sono ridotti i tempi di distribuzione delle prime dosi del vaccino rispetto alle previsioni e dobbiamo accelerare. Lavoriamo senza sosta, giorno e notte, per arrivare a gennaio pronti per la distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale". Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine dell'incontro con le Regioni. Una distribuzione capillare, ha proseguito il ministro, che avverrà "nei quasi 300 presidi individuati per la somministrazione la quale riguarderà in una primissima fase operatori sanitari che lavorano nelle strutture sanitarie e ospiti e personale sanitario delle Rsa".

Il ministro Speranza "intende accelerare e credo che la leale collaborazione con le regioni consentirà a Arcuri di distribuire i vaccini a gennaio, probabilmente anche in tempi più rapidi di quelli che erano stati previsti".

"Ragionevolmente, per il grande lavoro che si sta facendo e compatibilmente con la disponibilità di dosi vaccinali, è lecito pensare che entro la fine dell'estate offriremo il vaccino a tutti i residente del nostro Paese", ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Comitato Tecnico Scientifico.

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