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CRONACA
POMPEI (21 novembre 2020) - A vederli così, il sangue che sembra pulsare ancora nelle vene di quelle mani poggiate sul petto, le dita piegate, il cotone della tunica arricciato sul ventre, sembra quasi che il tempo non sia mai passato. Sono i corpi pressoché integri di due uomini, un quarantenne avvolto in un caldo mantello di lana e il suo giovane schiavo già piegato dalle fatiche della vita, la nuova emozionante rivelazione di Pompei, frutto di uno scavo andato avanti anche in queste settimane della pandemia e che l'ANSA ha potuto documentare in esclusiva.
"Una scoperta davvero eccezionale - sottolinea entusiasta il direttore Massimo Osanna, da settembre 2020 alla guida anche della direzione generale dei musei pubblici - perché per la prima volta dopo più di 150 anni dal primo impiego della tecnica è stato possibile non solo realizzare calchi perfettamente riusciti delle vittime, ma anche indagare e documentare con nuove tecnologie le cose che avevano con sé nell’attimo in cui sono stati investiti e uccisi dai vapori bollenti dell’eruzione".
Un giallo ancora in parte da dipanare, chiarisce l'archeologo, perché saranno probabilmente gli scavi dei prossimi mesi a dirci dove questi due uomini fossero diretti e, chissà, forse anche a chiarire di più quale fosse il loro ruolo nella grande e fastosa residenza dove sono stati ritrovati. Ma intanto arriva il plauso del ministro Franceschini, che definisce la scoperta "stupefacente" e ne sottolinea l'importanza per l'intero patrimonio culturale italiano.
21 Novembre 2020
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