L'ANALISI
13 Novembre 2020 - 12:08
MILANO (13 novembre 2020) - «Molte persone sono rimaste sconcertate dal vedere scienziati illustri accapigliarsi con la stessa veemenza che potrebbero avere esponenti politici di partiti avversi": lo afferma il presidente dell’Accademia dei Lincei, Giorgio Parisi, nella cerimonia virtuale di apertura dell’anno accademico 2020-2021. Secondo Parisi tutti i cittadini hanno capito che la scienza è fondamentale per arrestare l’epidemia, ma qualcosa nel meccanismo di comunicazione non ha funzionato. «Lavori con un interesse scientifico relativamente basso sono apparsi sulle prime pagine di giornali, presidenti di nazioni importanti hanno commentato i risultati di studi clinici esprimendosi a favore di nuove terapie, siamo stati circondati da talk show in cui si dibattevano sottili problemi scientifici, discussioni infinite sui social in cui si affrontavano delicate questioni di epidemiologia e di probabilità condizionate». In questo contesto, gli scontri tra scienziati a cui abbiamo assistito sui media e sui social hanno generato «stupore, dovuto anche a un’incomprensione del meccanismo in cui si forma il consenso scientifico. Come Accademia abbiamo il dovere di promuovere una cultura 'basata sui fatti' e impedire che si diffonda la pseudoscienza e che si facciano scelte sbagliate. Non basta capire, trovare la strada - conclude Parisi - ma bisogna riuscire a comunicare, a spiegare non solo i risultati ma anche la metodologia seguita, per poter essere convincenti in maniera duratura». (ANSA)
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