L'ANALISI
05 Novembre 2020 - 11:26
ROMA (5 novembre 2020) - Un lungo, lunghissimo, commosso applauso di 5 minuti ha salutato l’ultima entrata in scena di Gigi Proietti al «suo» Globe Theatre, il teatro elisabettiano che ha creato e guidato per 17 anni nel cuore di Villa Borghese e che ora porterà il suo nome. Ad accoglierlo, nella seconda tappa del corteo funebre attraverso Roma, trasmesso in diretta anche su Rai1, tante maestranze, cittadini, amici e colleghi, dai suoi "allievi" Flavio Insinna ed Enrico Brignano, Massimo Wertmuller, Paola Tiziani Cruciani, Marisa Laurito, Walter Veltroni, tutti fortemente commossi, dai palchetti di legno del teatro.
«Roma dà l’ultimo saluto a Gigi Proietti. Lo abbiamo fatto percorrendo le strade di Roma, abbiamo visto durante il percorso persone ordinate, nel rispetto delle norme Covid, che applaudivano e che guardavano un pezzo importante di questa città. Roma ha perso una parte della propria anima. Ora siamo tutti qui al Globe, idealmente». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi in diretta via Skype intervenendo alla commemorazione di Gigi Proietti al 'Globe Theatre' di Villa Borghese. «Sono tanti i luoghi simbolo, tanti i luoghi che Roma ricorda con Proietti - ha aggiunto - il bar dell’Ara Pacis, il Tufello, il Brancaccio e il Globe, a cui si aggiungerà il nome di Proietti e ringrazio la fondazione Toti per questo gesto. È fondamentale avere ricordi tangibili di una persona che è stata un grande attore, artista, intellettuale. Ma soprattutto una grande persona, di quelle che riescono a parlare a tutti. Tutti si sentivano trattati alla pari da lui, che con una grande semplicità riusciva a parlare a tutti. Una grande umiltà, la cifra della sua grandezza. Ricordiamo quando per i 150 anni di Roma Capitale è stato con noi sul palco del Teatro dell’Opera, recitando dei pezzi del Belli, di Trilussa. Eravamo incantati. Ricordiamo quando nel 2019 è venuto in Aula Giulio Cesare per il Natale di Roma e ha ricevuto il Premio Cultore di Roma - ha proseguito Raggi -. Siamo rimasti tutti in silenzio ad ascoltare. Sapeva parlare in modo così diretto, pur interpretando pezzi per nulla banali. Gigi ha dato tanto ai romani, e ora Roma inizia a restituire tutto l’amore che ha avuto. Quando questa pandemia finirà organizzeremo qualcosa di più grande, che oggi abbiamo dovuto rinviare. Abbiamo voluto ricordarlo con una foto sul Colosseo e sul Campidoglio, ma anche a Tor Bella Monaca, Primavalle, Montespaccato, a Tor Marancia. Le sue foto sono state sui palazzi, le persone andavano a tributare un omaggio silenzioso. C'è bisogno di sentirlo vicino a noi. Questo lutto è di tutti, ha scritto la figlia Carlotta. Rivolgendomi alla moglie e alle figlie dico: per loro è stato un marito e un padre, per noi è stato una persona speciale che non vogliamo dimenticare. La città di Roma si stringe in un abbraccio fortissimo a voi. Rimarrà sempre nel nostro cuore - ha concluso Raggi - Roma non lo dimentica: Gigi, ci mancherai, tanto». (ANSA).
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